Il Durc, Documento Unico di Regolarità Contributiva è l’attestazione della regolarità dei pagamenti agli enti INPS, INAIL e Cassa edile. Tale documento è finalizzato alla repressione del lavoro nero e delle irregolarità assicurative e contributive.
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali italiano ha fissato al 15 aprile 2005 la data per l’avvio, su tutto il territorio nazionale, delle procedure di richiesta e rilascio, in forma unificata e telematica, del DURC, da utilizzarsi per appalti e subappalti pubblici e opere private, soggette a rilascio della concessione edilizia o DIA, oltre che per l’attestazione SOA. Già nella fase transitoria, l’accertamento della regolarità delle imprese – da parte dell’INAIL, INPS, Casse edili – si è rivelato problematico e ha complicato notevolmente le attività degli enti locali, soprattutto nei settori dell’edilizia e dei lavori pubblici[senza fonte].
Dal 1º gennaio 2009, l’obbligo del possesso del DURC è stato esteso a tutte le ditte che lavorano in regime di appalto o subappalto di qualsiasi tipo di lavoro anche fuori dall’ambito dell’edilizia, escludendo però dall’obbligo gli artigiani che lavorano in proprio senza dipendenti[1] anche se l’ente certificatore è tenuto a rilasciare comunque la certificazione ove richiesta anche se non necessaria[2].
(Fonte: it.wikipedia.org)